venerdì 2 settembre 2011

No Blues...



Sbarco nel pianeta dei bulletti col telecomando pronto intasca, lesti a cambiare il volume di ogni discussione e ad isolare il rumore dei propri passi per rimanere ibridi senza ideologie e anima. Già, perchè tutto viene innestato artificialmente, come liquidi in ricambio continuo ma senza flusso, uno stagno di densa melma nelle metalliche vene di queste bambole dal plastico sorriso che camminano in cerca di un segno di riconoscimento, di qualcuno che decida per loro cosa è divertente e cosa smetterà di essere interessante. Vagano in cerca di pezzi compatibili con i quali condividere quel poco di energia propria che alimenta l'angosciante ventola nel centro del petto. Spariscono senza esser visti, senza lasciare segno della propria venuta, perchè cosi' è piu' semplice, cosi' è piu' utile, cosi' è meno doloroso...hanno il fascino di una boccata di sigaretta, esce lenta e sensuale dalla bocca per poi contorcersi nei suoi filamenti ed accellerare la sparita sopra la nostra testa , lasciando solo un vago odore e nessun ricordo...

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