martedì 6 maggio 2008

Daydream Nation


Nelle mattine più recenti, spero di svegliarmi in un paese che abbia qualcosa di onesto da dirmi, qualcosa che colori le persone che riempiono la mia visuale con sensazioni gradevoli e uno striscio di spensieratezza....ed invece mi ritrovo sempre più inghiottito in realtà sfregiate e mezze verità stomachevoli.
Tengo lontano quella che chiamano "l'informazione" , tengo lontano le figure che non mi aggradano , tengo lontano un qualcosa che fino a ieri mi piaceva e tengo ormai lontana una speranza vana di trovare una soluzione a non so nemmeno io cosa...
I rifugi nei quali riesco a fermare il tempo ormai sono troppo piccoli e affollati e non so ancora per quanto le mie gambe potranno sopportare il pesante pavimento sottostante.
In quale paese sono stati gettati i nostri sogni ? Ne ho cercati alcuni ma ormai sono finiti come pezzi di vetro che si confondono tra la sabbia e alcuni sono scomparsi mangiati da animali senza razza e senza voce.
Troppe ansie sono già state strappate dagli occhi della gente.
Rimane solo la speranza di costuirmi la mia Nazione indipendente , di cui decido le regole e della quale detto i tempi ; continuo a correre verso l'immagine di uno stato che possa avere il giusto volume e la corretta sintonia tra i suoi abitanti.
Intanto continuiamo ad ascoltare la dolce musica del disastro....prima o poi qualche nuova nota prenderà forma.

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