venerdì 16 maggio 2008

La Mosca Atomica

Raramente parlo di basket nel mio blog ma oggi non potevo non farlo.
Ieri sera , per l'ultima volta, mi son gustato le prodezze di Gianmarco Pozzecco, meglio conosciuto come il "Pozz" o "La Mosca Atomica" ... all'età di 35 anni , il mitico play della Nazionale ha deciso di salutare tutti e appendere le scarpe al chiodo quando ancora era al massimo delle sue potenzialità.
Giocatore fantasioso, grintoso, folle, pazzo , unico , invincibile , dove ha toccato ha lasciato il segno, dimostrando sempre e a tutti , che quando voleva , lui era il numero 1.
Pochi giocatori mi hanno entusiasmato come Pozz , sempre con il sorriso sulle labbra, ha reso il nostro basket uno sport più divertente, più succoso e ricco di giocate che in pochi hanno il coraggio di fare nella Pallacanestro Italiana, nemmeno i signorini a stelle e strisce che parcheggiano il loro culo da noi pensando di venire a giocare facile.
Per citare qualche momento indimenticabile: dopo 2 anni di stop da infortunio , quasi da solo, decise di vincere lo scudetto della stella di Varese, cosa che non accadeva dai tempi in bianco e nero di Meneghin......ha portato la Fortitudo Bologna a livelli Europei mai vissuti prima, fino ad una finale Eurolega.....e il momento per il quale lo ringrazierò per sempre , fu quando, in una sera di inizio estate, mentre ero a casa col buon amico Paina a pasteggiare prima della solita uscita serale, accendemmo il mio micro-televisore a tubo catodico da cucina , e questo "pazzo" coi capelli sparati e il fedele paradenti, distrusse con la collaborazione di Gianluca Basile, il Dream Team americano di 20 punti , ridicolizzando chiunque gli capitasse a tiro ; forse quello fu l'inizio della consapevolezza statunitense che anche in Europa ci sono personaggi di un certo calibro, in grado di spazzar via anche i migliori campioni NBA.
Per farla breve, quando giocava il Pozz , si guardava sempre la partita, in Nazionale o da avversario che fosse.
Nei recenti anni avevo quasi smesso di guardare il campionato Italiano in Tv , causa invasione di mezzi giocatori stranieri che sovraffollano le nostre squadre solo per pagare meno tasse ma quando Pozz tornò dopo 2 anni a Moska , ho rivisto un qualcosa, un discorso lasciato in sospeso anni fa ripreso e portato avanti migliorandolo... ha preso in mano un posto sconosciuto (per il basket) della Sicilia come Capo D'Orlando e lo ha portato tra le migliori 4 del campionato.
La sua uscita di scena di ieri sera ha del Campione , quando gli hanno chiesto la solita flotta di cose banali e a seguire cosa avesse scritto sulla maglietta lui ha risposto: "Ho scritto il nome di Ravaglia, mio caompagno (e straordinario giocatore che ho affrontato anche io) morto 10 anni fa quando eravamo a Varese assieme....oggi è il mio giorno ma per me , come in ogni partita, è il suo giorno , non si possono dimenticare queste cose e dedico questo momento a lui, perchè doveva essere qui con me oggi a festeggiare il mio ritiro".
Mi son divertito come un matto a vederlo giocare ..... mi sa che passerà molto tempo prima di trovare un altro soggetto così! Grazie Pozz....

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