mercoledì 14 marzo 2012

100%



Come puoi non accorgerti della ridicola spersonalizzazione che sta travolgendo le persone, come puoi non vedere, udire, captare, come la maggior parte delle persone viva costantemente dentro un social network, mimando connessioni facciali per elaborare anche un semplice pensiero, comunicando come fossero uditi in un intranet costante. Poi basta farcire il tutto di banalità per minimizzare e sminuire il puerile circo in cui sono caduti dentro, fatto di finti entusiasmi, mediocri risultati d'applicazione. Queste persone, non sanno piu' scrivere, non sanno piu' essere istintive, fisicamente creative, utilizzando il proprio corpo come pennello e il mondo come tela. Qualche giorno fa, una persona mi si è seduta davanti , mi ha fissato negli occhi e dopo numerosi tentativi soppressi, mi ha aperto, in 2 parole, il suo piccolo mondo di dolore nascosto, avvolto di ingenua vergogna e dolce imbarazzo. Voleva comunicare, necessitava di comunicazione. Mi ha fatto sentire come seduto su una pietra a guardare un mare asciutto, mi ha fatto sentire per lei indispensabile, mi ha fatto sentire utile, vivo, perchè tutto quello che chiedeva non stava altro che nel mio sorriso per farle capire che solo tra le nostre comunicazioni, si costruiranno favolosi momenti superati, si coglieranno le essenze della vita, si aggiusteranno tutte le imperfezioni di quella tela che continueremo a colorare assieme, parlando, guardandoci, aiutandoci e non nascondendoci.
A mia moglie, la persona piu' favolosa che abbia mai incontrato...

2 commenti:

Federica ha detto...

Quanto condivido! Ho utilizzato per tanto tempo facebook, per quattro anni... ero anche abbastanza "fissata", ci entravo ovviamente ogni giorno e più e più volte... mi esprimevo tramite quel social network, pubblicavo tante cose... pensieri, foto, spunti per dibattiti. Poi mi è accaduta una cosa delicata, necessitavo della vicinanza degli amici stretti, ma anche di persone meno intime... stando su fb, in quelle giornate, non ho percepito altro che distacco, freddezza... il nulla. Mi sono resa conto che non era un mondo giusto... che avevo più di 100 persone collegate, ma che forse 1 o 2 sapevano cosa stavo passando. Mi sono sentita sola, seppur circondata da circa 150 "amicizie"... ho deciso di cancellarmi dal social network. La prima settimana è stata dura, volevo spesso connettermi. Dopo circa 10 giorni, stavo benissimo. Mi ero disintossicata! Sembra assurdo, manco fosse una droga reale, eppure... a distanza di mesi ho provato a rientrarci, ma duravo poche ore... avvertivo la necessità di cancellarmi,mi sentivo troppo stretta in un mondo così fasullo!

cekkino ha detto...

Ciao Federica,
grazie delle tue parole e per aver condiviso questo tuo personale pensiero...continua a vivere le cose con la percezione della realtà, con tutti quei dettagli che ti fanno sentire viva, vera, è la cosa piu' bella che tu possa fare...