lunedì 2 agosto 2010

02 Agosto di ogni giorno....



Ci sono date che non hanno tempo, non hanno collocazione storica, sono date che dovrebbero appartenere al tempo di ogni nostra giornata, per ricordare chi siamo, cosa siamo e da dove veniamo, per renderci consapevoli che dire "sono Italiano" non è solo un trofeo calcistico o un fenomeno di moda mediatica . Essere Italiano vuol dire portarsi sempre nel bagaglio i panni della vergogna, le lacrime innocenti di gente che attende verità da decenni, portarsi panni molto sporchi da chiudere in scomparti senza risposta . Io personalmente mi sento sempre un po' ipocrita nelle giornate delle commemorazioni, perchè mi sento sempre come quegli individui che fingono di sensibilizzarsi solo nel giorno di una ricorrenza ; sia ben chiaro, non sono cosi, mi piace informarmi, istruirmi sulla storia recente del mio paese, ricordare le cose e tenermi stretto le memorie storiche e di attualità e di cronaca varia, solo che vorrei vivere in un Paese che fa di questo un motivo da tramandare di generazione in generazione, mantenendo viva la storia e la ricerca ed invece.....ed invece chissà cosa ti risponderebbe oggi un ragazzo di 20 anni al quale si chiede "cosa successe a Bologna il 02 Agosto 1980 alle 10:25?".
Il mio amico Tommaso ha proprio ragione, l'informazione e la memoria dobbiamo farcela noi, dobbiamo scrivere, ricordare , parlare , condividere, piu' che possiamo...dobbiamo istruirci a vicenda, dobbiamo mantenere vivo il midollo del nostro Paese , incluse le pagine che tanto male ci fanno. Smettiamola di attendere che tutto cio' lo facciano i media con tv e giornali scadenti, togliendo programmi di approfondimento storico-sociali solo perchè scomodi a qualcuno.
Qualche settimana fa una mia cara amica ha postato una bellissima canzone dei Baustelle che parlava della vicenda di "Alfredino", chi sà è consapevole del fatto che non serve aggiungere molto altro...questa è una vicenda di cronaca che ho vissuto in diretta quando ero piccolo, perchè il bimbo in questione era mio coetaneo e ancor oggi tendo a far fatica ad affrontare il discorso senza una prepotente emozione...ed è questo che spero che il nostro Paese possa rirovare, quel senso di emozione che ci teneva tutti uniti per mano, senza troppa politica a dividerci, senza troppa ignoranza impostaci...le 10:25 passano tutti i giorni sulle lancette del nostro orologio , lasciamo che suonino le ore della vergogna per altri, per noi devono suonare le ore delle emozioni e del continuo lottare.

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